Le statistiche della fase difensiva granata, aggressiva ma poco organizzata. Baselli aveva le performance migliori tra i centrocampisti
Ultima settimana di lavoro, poi si torna a fare sul serio. In casa Torino, Moreno Longo sta approntando gli ultimi preparativi per ripartire al meglio: l’unica via, quella di vincere e subito, per accelerare le pratiche di una salvezza che scontata non lo è ancora. Dopo aver analizzato i numeri (preoccupanti) della fase offensiva, per Toro.it abbiamo effettuato un lavoro analogo per la fase difensiva. E anche qui i granata necessitano di un cambio di passo. Con 45 gol subiti prima della sosta, quella granata è la quarta difesa piĂą perforata della Serie A: peggio hanno fatto solo Lecce, Brescia e Genoa.
Male nei tiri concessi, bene negli intercetti: paradosso Torino
Prendendo in considerazione tre dimensioni specifiche – tiri concessi, falli commessi e passaggi intercettati -, emergono alcuni aspetti interessanti. Il Toro è una delle squadre che offre piĂą volte la guancia nel corso della partita. Lascia agli avversari 17,1 conclusioni in media, peggio solo di Brescia, Lecce e Parma. Ma è anche il collettivo che interrompe di piĂą in A il gioco avversario, con 13,1 intercetti, e che commette mediamente piĂą falli, 16,4. I granata si confermano squadra fisica, ma con pecche di organizzazione.

I gol subiti dal Toro provengono in larga parte, come ovvio, da azioni manovrate. Il vero dato interessante si trova osservando quanti invece provengano da calcio piazzato: 10, solo il Genoa (con 12 reti incassate) ha fatto peggio.

I singoli: la perdita di Baselli, i dati di Bremer
Come giĂ visto per la fase offensiva, concentriamoci ora sui singoli. Prima di tutto un rimpianto: aver perso Daniele Baselli è un duro colpo per Longo, che dovrĂ rinunciare al miglior granata per contrasti (2,7 a partita) e a uno dei migliori per intercetti (1,6). Per quest’ultimo aspetto, il tecnico dovrĂ consolarsi con Izzo (2,5 intercetti a partita), Bremer (2,4) e Nkoulou (2,1).
Un buon apporto lo può offrire anche Rincon – 2,1 contrasti e 2,4 falli commessi in media -, mentre Lyanco è uno di coloro che sono chiamati a dare di piĂą: il brasiliano può fare meglio nella decostruzione del gioco altrui.

Ultimo aspetto: il timing. Come cambia la gestione dei pericoli nel corso di una partita? Analogamente a quanto registrato per l’attacco, anche in difesa è evidente il calo del Torino nell’ultimo quarto di gara. Nel finale di partita, i granata hanno incassato 87 tiri e 10 gol. Ma è tra il 61° e il 75° che percentualmente hanno subito di piĂą: sempre 10 reti, ma a fronte di 80 tiri.

Ma Rincon quanto pesa adesso?
Oddio! Manca baselli! Non aspettavo altro che rivedere le sue ripartenze,i dribbling, e sue giocate illuminanti. Un genio incompreso.
è la fase offensiva…che decreta la giusta dimensione…in classifica!